Sulla riva del Danubio

Da quella notte in cui avevo perso tutto era passato tempo, ore...che diventarono giorni e i giorni settimane e le settimane mesi...spaventata dal fatto che Erik non fosse tornato...ormai tra me e Altair non c'era dialogo, ero scappata...ero andata via...ero incinta e avevo paura, non sapevo chi fosse il padre e non volevo far star male nessuno dei due.
Mir ifugia nella vecchia casa di mia madre, quando eravamo ancora sole io e lei...ora ero io ad essere sola...con la paura nel cuore.
Era notte e la nebbia era fitta e il freddo si sentiva ero ben coperta quindi nessuno mi avrebbe vista...la mano ea poggiata sul poco gonfio ventre e pensavo.

Luce non era più con il templare. Era fuggita via per non so dove, ma grazie al legame che avevo con lei la sentivo spaventata. Non ero tornato da lei subito perchè ero stanco di me stesso e avevo dormito anche per tutto il sangue che avevo donato. Al mio risveglio mi ero ritrovato ancora più confuso di prima e eloise rincarava la dose, però, dovevo cercare Luce.
Andai in giardino e presi Astas in mano mentre il serpente si arrotolava al mio braccio e fu allora che mi venne in mente la casa dei suoi genitori, lì dove l'avevo salvata.
Andai da lei rapido con astas addormentato sulla spalla e entrai nella grande casa deserta sulle rive del danubio certo che lei fosse lì.

Ero alle spalle della casa fuori e mi sedetti sulla riva del fiume.
Presi la collana di Erik tra le dita e la guardai, lo facevo sempre...ogni volta e piangevo perchè mi ricordava lui, il suo viso e quei sorrisi che mi donava di sfuggita, il suo preoccuparsi per me e proteggermi come una bambina...la sua voce...mi mancava ogni cosa...
Mi rannicchiai a bbracciandomi da sola...e piangendo.

Entrai nel grande ingresso buio spostando il nastro della police della zona e avanzai silenzioso scrutando il buio giocherellando con la coda di Astas.
Luce!

Perchè doveva succedere a me...aspettavo un figlio e non sapevo nemmeno chi era il padre, Portavo sempre gli abiti ampi, cosi che nessuno potesse notare o accorgersene...ma chi poteva saperlo se ero da sola...
Poggiai la testa sulle ginocchia e mi cullai.

Posai la mano sul corrimano della scalinata d'ingresso. Io ero sicuro che lei fosse lì. Sentivo la sua angoscia e paura.
Luce! la chiamai più forte

Sentii il mio nome chiamare e pensai che fosse uno scherzo delle mie stupide allucinazioni...
Chi ero io ora? che cosa avrei fatto da sola? Erik...dio mi mancava da morire..ma lui dov'era e chissà se mi pensava...e Altair ero scappata anche da lui...non lo avrei detto nemmeno morta...

Nala che era venuta anche lei trotterellò per le scale salendo rapidamente intrufolandosi ovunque fino a trovarla mentre mio esploravo ogni stanza chiamando Luce.
Nala miagolò andando accanto alla ragazza rannicchiata.

Sentii il miagolio che avrei conosciuto fra tanti e mmi girai vedendo Nala al mio fianco.
Piansi e la strinsi accarezzandola
-Nala...piccola mia...-
dissi guardandola...
-cosa ci fai qui...? non sei da erik?-

Salii un piano e cominciai a guardare nelle camere.
Nala miagolò a Luce mentre le zampettava sulle gambe scodinzolando.

-nala c'è Erik? Nala c'è?-
chiesi guardando la casa e camminai verso di essa

Nala miagolò scendendo da sopra di lei avvicinandosi alla porta con la coda diritta fermandosi poi a guardarla mentre Erik continuava a chiamarla.

Corsi verso casa ed entrai
-erik...-
Lo chiamai con voce stridula per le lacrime...
-ERik-

Uscii dal bagno quando la vidi arrivare di corsa.
lUCE

-ERIK-
dissi abbraccaidnolo forte a me...mi era mancato e per un momento mi ero dimenticata della pancia...ma non mi importava gli avrei detto di essere ingrassata.